sabato 16 febbraio 2013

LA COPPIA PIU' BELLA DEL MONDO

Regola numero uno: si attacca in cinque e si difende in cinque. Ci si diverte insieme e si soffre insieme. E' peculiarità di questo sport, la caratteristica che lo rende limpidamente magnifico...oserei seducente. La pallacanestro si gioca in cinque, per davvero.
Ma nessun'altra partita di nessun altro sport potrebbe mai essere decisa così poderosamente da una singola coppia di giocatori particolarmente affiatati.
Sono esistiti "paia", passatemi il termine, di cestisti così in sintonia da riuscire letteralmente a cambiare l'andamento di una partita, di una stagione, di un'epoca....... e della storia.
E' lo "sfortunato" caso del celeberrimo "Stockton to Malone", l'accoppiata esplosiva che legava indissolubilmente (sul campo e nella vita) "il postino" di Utah Karl Malone, potente, no, atomica ala grande, al playmaker per antonomasia, John Stockton, anonimo uomo bianco di media altezza (1.84cm), ma detentore del record assoluto NBA di assit e palle rubate.
Implacabili.
Gli anni 90 sarebbero stati dipinti di bianco e viola e i mormoni sul tetto del mondo, se non fosse che nel 1984 North Carolina sfornò quello che probabilmente (personalmente paragonabile solo al grande Alì) è stato il più grande atleta di ogni era.
Mchael Jordan segnava tanto ma vinceva poco, si fa per dire.
Dopo 7 anni di basket professionistico decise quindi che era ora di togliersi qualche soddisfazione a livello collettivo: insieme a Scottie Pippen formò una coppia capace di stabilire l'imbattibile record di 72 vittorie in stagione regolare, stagione 95'-96'.
Erano talmente forti da poter decidere: uno attaccava e l'altro difendeva e viceversa; ma accadeva
in sporadiche e ponderate occasioni. L'unità e la carica agonistica abbinate allo sconfinato talento plasmarono una macchina cestistica impareggiabile.
Letteralmente invincibili.



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